Qualche settimana fa, in una chiacchierata con lo chef Umberto Bentivoglio, abbiamo scoperto che nel nuovo menù di agosto e settembre, ci sarebbe stata una portata a base di Pesca Saturnia.
Così gli abbiamo proposto di creare più di un piatto e giocare con questo ingrediente, complice la sua grande creatività e la cucina graffiante.
Non sapevamo bene cosa aspettarci ma eravamo certe che ci avrebbe stupito.
Il risultato?
Un percorso che accompagna la pesca nella sua ultima fase, quella più carica di sole, e che viene abbinata ai profumi prossimi dell’autunno.
Tanta sensualità incisiva in ogni portata con picchi decisamente da estasi che ci hanno subito fatto pensare alla chitarra di Carlos Santana e a uno dei suoi più grandi album, Supernatural.
Vuoi per i colori di alcuni piatti che ricordano il Sud America, vuoi per quel mix di voci taglienti e suoni quasi primitivi, abbiamo abbinato ogni pietanza a una canzone.
Quindi, prima di leggere, alzate il volume e mettetevi comodi.
FINTO CAVIALE E ACQUA DI VEGETAZIONE DI PESCA SATURNIA
Si parte con il botto, con la pesca che acquista un’acidità che normalmente non le appartiene grazie alla fermentazione e viene abbinata, così da ripulire la bocca ad ogni sorso, a una scatolina gonfia di perle nere succose e marine, dolcemente depositate su un letto di patate arrendevole.
Un po’ come Eagle Eye Cherry in Wishing it was: il sound morbido della sua voce calda in un mix sensuale con la chitarra di Santana.
PESCA SATURNIA, LATTICELLO AL COCCO, MANDORLA, CAPASANTA SCOTTATA E TARTUFO
Per un piatto del genere serve sicuramente la batteria di Carter Beauford e la voce di Dave Matthews mentre interpretano Love of my life.
La soffice e impalpabile schiuma bianca scompare ad ogni cucchiaio portato alla bocca, lasciando il sapore di cocco e mandorla che viene rincorso dalla dolcezza della pesca, rimpolpato dalla capasanta con il suo sapore gentilmente iodato, e reso indimenticabile dal tartufo.
Indimenticabile, appunto.
SCAMPO, GELATO ALLA BIRRA, PESCA SATURNIA E MELA VERDE
Un piatto ruffiano come questo rimanda immediatamente a un brano che abbiamo sentito tutti nel 2009: Smooth
Una finestra aperta su questo agosto che sta giungendo al termine, un piatto che ricorda gli aperitivi al tramonto al ritorno dalla spiaggia: fresco, divertente, giocoso nelle consistenze morbide della base che nascondono la polpa di scampo come una sorpresa preziosa.
La semplicità che hanno gesti facili come ballare a piedi nudi o mangiare con le mani.
CAMOUFLAGE: TAGLIATELLE MULTICOLORE (E MULTISAPORE), RICCIOLA, PESCA
Un piatto dal sapore primitivo e carnale.
Le tagliatelle prendono colori e sapori diversi, tra cui il rosa della pesca, e vengono deposti su un letto succulento di ricciola e pesca (resa anche maionese).
Stacchi la testa e semplicemente mangi, lasciandoti andare ai sapori e al sugo che golosamente resta sulle labbra.
Primitivo come solo Migra riesce a essere.
PICCIONE: PETTO SCOTTATO, COSCE RIPIENE, LIQUIRIZIA, PEPERONE E PESCA SATURNIA
Una conclusione grandiosa; una rumba di sapori che senza indugio rimanda a El Farol.
La cottura perfetta dei piccione, scottato nella parte del petto e ripieno nelle cosce, richiama a gran voce la complicità della pesca e dei peperoni.
Ogni boccone viene rinfrescato dal sorbetto alla pesca Saturnia e reso ancora più seducente dal succo di cottura del volatile.
Proprio come due ballerini di rumba, in un susseguirsi di morbidezza ed erotismo.